MOLTRASIO - C’erano oltre 100 persone – tra soci, professionisti, ospiti, rappresentanti di enti e istituzioni per l’inaugurazione dei 20 alloggi costruiti a Moltrasio, in località Tosnacco, dalla Cooperativa Il Mulino, aderente al Consorzio Abitare.
“Un momento importante e significativo – ha sottolineato Bruno Rampoldi, direttore del Consorzio – perché rappresenta la conclusione di un percorso lungo ma anche entusiasmante che ha coinvolto i soci nella realizzazione di un complesso innovativo dal punto di vista edilizio, e che allo stesso tempo ha permesso a tante famiglie moltrasine di tornare a vivere nel paese di origine”. Un punto sottolineato anche dal sindaco di Moltrasio, Carmela Ioculano: “Abbiamo creduto fortemente in questo progetto e ora siamo orgogliosi che sia abitato da tante famiglie”.
Hanno voluto portare il loro saluto Alessandro Maggioni, presidente nazionale di Federabitazione –Confcooperative (“Le cooperative sono uno strumento straordinario per fare interventi di questo tipo e per coinvolgere i soci in un percorso condiviso”) e Chiara Braga, deputato comasco e membro della Commissione Ambiente alla Camera (“Apprezzo il fatto che questo complesso si integri molto bene nel paesaggio”).
L’inaugurazione, ufficialmente aperta dal presidente della Cooperativa Salvatore Ena, per anni sindaco di Moltrasio, si è conclusa con la benedizione da parte di don Massimo Rossi, parroco del paese.
IL PROGETTO
Case “socialmente utili”, a costo contenuto (meno di 2.000 € al metro quadro), con alte prestazioni energetiche (classe A), in un luogo unico (un balcone di roccia affacciato sul primo bacino del Lario).
L’intervento di cooperazione edilizia della Cooperativa Il Mulino a Moltrasio (promosso da Confcooperative Insubria in collaborazione con il Consorzio Abitare e Coop. Casa Como) dimostra come, anche in tempi di crisi del settore, ci siano potenziali significative opportunità di alcune nicchie del mercato immobiliare.
PIANO DI ZONA
Il progetto – 20 alloggi per circa 4.500 mc – concretizza le previsioni pianificatorie di un Piano per l’Edilizia Economica e Popolare su un’area libera di proprietà privata inserito nei piani regolatori, e poi confermato da amministrazioni comunali di diverso orientamento. L’iniziativa riveste un forte carattere sociale perché ha avuto fin dall’inizio l’obiettivo di realizzare possibilità di alloggi a prezzi contenuti in un territorio in cui, a causa della forte pressione turistica alla ricerca di seconde case, i prezzi delle abitazioni sono in media superiori ai 3.500 – 4.000 € al metro quadro. Le 20 famiglie assegnatarie degli alloggi infatti (tutte le case sono state “prenotate” prima dell’apertura del cantiere, a confermare l’utilità dell’intervento) sono in buona parte originarie del paese, costrette ad andarsene proprio per il prezzo inaccessibile degli alloggi.
IL CONSORZIO DI COOPERATIVE
La Cooperativa Il Mulino aderisce ad un Consorzio di cooperative edilizie. Scelta che ha permesso di massimizzare l’efficienza in alcuni aspetti del complesso iter procedurale (dagli accordi con la proprietà dei terreni al finanziamento, dalle progettazioni all’appalto per la costruzione, affidato alla ditta Leoni Costruzioni) grazie alla collaborazione di professionisti specializzati nell’housing e in particolare nell’housing a forte contenuto sociale.
IL PROGETTO
La qualità paesaggistica dell’area (terreno a balze retaggio di un uso agricolo ormai abbandonato, sopra uno sperone roccioso affacciato sul lago) si traduce in un progetto che ha cercato di coniugare gli standard dell’abitare contemporaneo (in termini di comfort e di privacy oltre che di disponibilità di tipologie abitative diverse ed integrate) con la ricerca della massima integrazione nel paesaggio. Così il sistema di edifici, a gradoni, tende a scomparire nel terreno, anche grazie alle ampie superfici orizzontali con verde pensile (sia sui terrazzi che in copertura), mentre volumi e percorsi disegnano un tessuto complesso che dovrebbe ricordare l’articolazione dei nuclei storici. Elaborato dalla società Piramide Engineering di Como, il progetto affianca alla ampie superfici vetrate, altrettanto ampie parti con pietra a vista, ricavata dallo scavo e riutilizzata in loco. Tecnologicamente il complesso è fortemente innovativo, in quanto sarà riscaldato grazie a delle pompe di calore che sfruttano l’energia geotermica, grazie a 8 sonde che arrivano ad oltre 120 metri di profondità sotto l’autorimessa interrata. I consumi energetici saranno in parte coperti da un campo fotovoltaico in copertura.
ALLEGATI
Alcune immagini della giornata di inaugurazione e del complesso residenziale di Moltrasio (le foto “InaugurazioneMulino” sono di Salvatore Dama)