Prende il via oggi anche da Varese, la raccolta firme proposta dall'Alleanza delle Cooperative Italiane, che riunisce Confcooperative, LegaCoop e Agci, per la proposta di iniziativa popolare contro le false cooperative. Un problema che riguarda purtroppo da vicino anche la provincia di Varese
"Sul nostro territorio è noto il problema delle false cooperative che operano all'aeroporto di Malpensa nella filiera della logistica e che purtroppo ciclicamente si ripresenta - spiega Mauro Frangi, Presidente di Confcooperative Varese - un fenomeno grave sia per la durata nel tempo sia per il fatto che lo sfruttamento del lavoro avviene in quello che è la porta di accesso al nord Italia.
Fenomeno da contrastare
Un comportamento che oltre a portare allo sfruttamento dei lavoratori getta anche una cattiva luce sul mondo cooperativo.
"Un fenomeno che con riguarda ovviamente le nostre associate - precisa Frangi - purtroppo sul contrasto di questo problema siamo un pò indietro in provincia di Varese":
Un'occasione per il nostro territorio per recuperare terreno nella lotta a questa piaga, che droga anche l'economia, è rappresentata dalla raccolta firme da consegnare poi in Parlamento per chiedere la modifica dell'attuale normativa sul settore.
In Provincia di Varese non c'é purtroppo solo "il caso" Malpensa. "Nel 2012/2013 - ricorda il presidente varesino di Confcooperative - ci fù il caso della Cooperativa Primavera, lì la vicenda riguardava il mancato versamento dei contributi previdenziali dei lavoratori". Contro le false cooperative si può e si deve fare di più, anche sul nostro territorio.
"A Varese e non vuole essere una critica a nessuno - dichiara Frangi - sono mancati coordinamento e coesione tra il mondo cooperativo, le associazioni datoriali, i sindacati e le istituzioni, per creare un contesto che contrastasse furbi e disonesti; è un ritardo da colmare per creare i giusti anticorpi":
Massimo ribasso negli appalti
Confcooperative Varese sta collaborando con la Camera di Commercio varesina per contrastare un'altra piaga collegata alle false cooperative,ovvero il fenomeno del massimo ribasso negli appalti. Le false cooperative si possono contrastare anche aumentando il numero dei controlli come le associazioni di categoria chiedono e cambiando l'attuale normativa come si propone di fare la raccolta firme.
"L'attuale legge è assolutamente frammentaria e inadeguata" chiosa Frangi. La proposta di legge, che si concluderà il prossimo 6 novembre, prevede anche controlli più incisivi e sanzioni più dure per scoraggiare la nascita e l'attività di cooperative di nome ma non di fatto. con il rafforzamento degli strumenti della partecipazione dei soci ai processi decisionali e il sostegno agli osservatori territoriali della cooperazione.
Articolo tratto da "La Provincia" di Varese del 16 Giugno 2015 di Matteo Fontana.