Milano, 16/04/2015 - Una presa di posizione netta e univoca quella del Presidente di Confcooperative Maurizio Gardini che, in un’intervista al Corriere della sera di oggi, dice basta alla contaminazione fra cooperazione e illegalità: “La nostra linea è fare pulizia fino in fondo collaborando con la magistratura e punendo chi ha sbagliato, una cooperativa che ha collaborato con la camorra non può far parte della nostra Alleanza. È una contraddizione che non possiamo sopportare”. Commentando le ultime vicende che hanno coinvolto la Cpl Concordia Gardini ha sottolineato “sbagliano quei dirigenti della cooperazione che giustificano a posteriori l’illegalità dicendo che lo hanno fatto per difendere il lavoro, invece – ha continuato - hanno tolto lavoro e reddito alle imprese oneste e hanno macchiato l’immagine di un settore economico e sociale straordinario che rappresenta una dorsale insostituibile del welfare italiano e della sussidiarietà”.
Mercoledì 15 aprile l'Alleanza delle Cooperative Italiane ha depositato inoltre in Cassazione una proposta di legge di iniziativa popolare per mettere fuori gioco le false cooperative. L'alleanza, che rappresenta le sigle Confcooperative, Legacoop e Agci, chiede al Parlamento di approvare “una legge con misure più severe e più incisive per contrastare il fenomeno delle false cooperative, imprese che utilizzano strumentalmente la forma giuridica della cooperazione perseguendo finalità estranee a quelle mutualistiche”.